Foto Vattienti

Due giorni caratterizzati da sensazioni intense, devo ringraziare per questa opportunità il mio amico fotoreporter Massimo Valicchia, che dopo aver letto il libro “Vattienti” del professore Franco Ferlaino, mi ha proposto di intraprendere questo viaggio. Abbiamo incontrato il professore Ferlaino il giovedì prima di Pasqua, ci ha arricchito di storie e racconti della sua terra. Il Rito dei Vattienti si svolge il venerdì sera ed il sabato, il venerdì sera è caratterizzato dalla processione nella quale la statua della Madonna viene portata a spalla dai “Fratelli” dalla Chiesa dell’Annunziata alla Chiesa Madre di San Giovanni Battista, la banda musicale di Amantea al suono della “Jone” segue tutta la cerimonia, poco dopo compaiono i Vattienti che si battono le gambe con un sughero, il cardo, nel quale sono collocati 13 pezzi di vetro, i Vattienti si percuotono, con movimenti ritmici, le cosce ed i polpacci e poi passano la rosa bagnata del loro sangue sul petto dell’Acciomu (Ecce Homo) collegato con una fune al Vattiente, con la rosa bagnata stampano l’impronta di sangue sulle facciate delle chiese e davanti agli edifici di fronte ai quali si battono. Il Vattiente viene di continuo bagnato con vino rosso da una persona che lo segue lungo il tragitto.

Il sabato lo scenario è simile, la processione parte dallo stesso luogo, percorre però tutti i vicoli del paese fino a giungere nel pomeriggio sulle rovine del Convento dei Cappuccini poste sulla sommità del paese, per tutto il giorno i Vattienti, l’Acciomu ed il portatore di vino vagano per gli stretti vicoli del paese, di fronte alle case gli abitanti bagnano le gambe dei Vattienti con vino rosso, colore che diventa sempre più presente nelle strade e sulle scalinate del paese, l’odore acre comincia a prendere il sopravvento.

Le origine sono ancora poco chiare le teorie sono tante, il Professore Ferlaino sostiene di avere tracce storiche dall’800 in poi, ci sono teorie che fanno risalire la tradizione a tempi lontani, riti pagani che dovevano propiziare un buon raccolto della terra, con l’avvento della chiesa cattolica la celebrazione è stata inglobata, per cui il Vattiente è colui e che si sacrifica per un voto e per la salvezza altrui; in realtà la stessa Chiesa in vari momenti storici ha cercato di far interrompere la tradizione, evidentemente senza successo.

In ogni caso per due giorni si respira un’atmosfera cruenta ed intensa allo stesso tempo, anche agli occhi di un laico come me, ciò che mi ha sorpreso è che il mio atteggiamento è stato quello di non giudicare, ma essenzialmente di documentare restando più possibile uno sguardo neutro della situazione, è un’esperienza irripetibile, la commozione degli abitanti durante la processione è una delle cose che mi ha più lasciato il segno.

Vi lascio alla galleria fotografica e novità assoluta per me, ho girato anche un video, con il quale sicuramente non vincerò premi internazionali ma che integra ed informa la realtà della situazione; nota tecnica, tutto il reportage è stato realizzato con Nikon V1, ammiraglia del sistema mirroless Nikon 1.


Vattienti from Vincenzo Sagnotti on Vimeo.

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