Foto Giardini di Ninfa

Mi ci è voluta una vita per visitare i Giardini di Ninfa, ogni volta accadeva qualcosa che mi allontanava dal luogo, ma bisogna essere sempre pronti a cogliere le occasioni, serata d’agosto ma gradevole, visita guidata, i giardini di proprietà della Fondazione Roffredo Caetani, per cui obbligatoria prenotazione e visita. L’origine probabilmente è da risalire al nome stesso di Ninfa, si presume un luogo di culto dedicato alle Ninfee, la presenza di un isolotto su un lago ispirava questo tipo di figure mitologiche.
La ricchezza di Ninfa cominciò nel primo medioevo, la presenza di paludi nei dintorni comportò lo spostamento dei traffici commerciali sulla via pedemontana che transitava nei pressi di Ninfa: l’imposizione di un pedaggio a chiunque volesse utilizzare la strada si rivelò essere una fonte di ricchezza e ben presto Ninfa divenne un piccolo centro urbano, con numerose case e chiese.

Altro episodio famoso, che ebbe Ninfa come testimone, fu la lotta tra i due Papi Alessandro III, esponente ufficiale della chiesa e Vittore IV, imposto da Federico Barbarossa, il primo dovette scappare da Roma e fu eletto proprio Papa a Ninfa, questo spiega i nomi delle basiliche romane alle chiesette di Ninfa, un segno di riconoscimento da parte del pontefice verso il borgo. Ciò non salvo Ninfa, che nel 1171 fu distrutta e saccheggiata dal Barbarossa.

Nel 1200 furono costruite mura difensive e la città passò di mano alle famiglie dei Conti, poi Annibaldi e per finire i Colonna, che scomunicati persero i loro predomini. Nel 1297 i Caetani acquistarono Ninfa, e da questo esatto momento fino ad oggi il destino dei giardini è stato determinato da una sola famiglia, appunto i Caetani. Tra splendori e saccheggi Ninfa fini nel dimenticatoio della storia fino al 1921 quando Gelasio Caetani riprese li redini del luogo cominciando l’opera di creazione botanica, perfezionati poi da Roffredo Caetani e dalla figlia Lelia Caetani, ispirandosi alle tradizioni botaniche di tutto il mondo, Ninfa accoglie flora proveniente da ogni parte del globo. Nel 2000 tutta l’area di Ninfa è stata dichiarata monumento naturalistico ed il giardino è stato considerato dal The New York Times, come il più bello al mondo.


Vincenzo Sagnotti © Tutti i diritti sono riservati. Si vieta la copia, l’estrazione, il collegamento ed ogni altro uso, in qualsiasi forma, non espressamente autorizzato di ogni materiale ed informazione contenuta nelle pagine del sito.